Emergenza sanitaria - Comunicato del Presidente del Collegio Marco Sibaldi
Cari Colleghi e Care Colleghe,
scrivo la presente a seguito delle molte richieste pervenute sulle iniziative intraprese da Cassa Geometri e dal Consiglio Nazionale, dopo l’uscita del Decreto cura Italia, che ha lasciato il mondo professionale, ovvero quello iscritto a casse previdenziali diverse dall’INPS, allibito.
Premetto che tutto il Consiglio Direttivo è al lavoro per acquisire più informazioni possibili, affinché possa evidenziare criticità trasmettendole immediatamente a chi di dovere.
Ringrazio il gruppo di protezione civile che mi aggiorna costantemente su tutte le direttive e comunicazioni che, per più canali, pervengono ai suoi componenti.
Non ho potuto scrivere prima, in quanto l’evolversi continuamente della situazione non lo permetteva, ed ero in attesa dei risultati degli incontri che, Cassa Geometri e Consiglio Nazionale, hanno svolto con Presidenti e Delegati di tutta Italia.
L’incontro che ci ha visti partecipi, insieme a tutte le provincie Toscane e della Sardegna, si è svolto il giorno 18 marzo scorso. In tale occasione sia il Presidente di Cassa Geometri, Diego Buono, che il Presidente di CNG, Maurizio Savoncelli, hanno tenuto a precisare che i servizi e le attività dei due enti sono comunque garantiti, nel rispetto di quanto dettato dall’emergenza attuale.
In tale occasione ci sono state esposte alcune delle iniziative intraprese e in studio da parte dei due enti, con l’evidenza dei limiti di manovra imposti dalla normativa ed anche dalla situazione contabile/economica.
Per quanto riguarda Cassa Geometri il Presidente ha ribadito che potrà essere attivata la Provvidenza Straordinaria per tutti i casi di contagio dal Covid-19, così come potrà essere attivata la polizza sanitaria UNIPOL – Linea A, per tutti coloro che saranno ricoverati, con il riconoscimento della diaria giornaliera.
A tal proposito si invita ad ascoltare le parole del Presidente Diego Buono in merito alle misure a sostegno degli iscritti al seguente link.
Per quanto riguarda CNG, il Presidente Maurizio Savoncelli, ha evidenziato le attività che, in seno alla Rete delle Professioni Tecniche, sta svolgendo in stretto contatto con il governo, affinché sia riconosciuta ai professionisti la stessa dignità data ad altri soggetti.
Ha dato inoltre alcune indicazioni per lo svolgimento del tirocinio attraverso lo smart working e videoconferenza, lo slittamento dei termini relativi alle scadenze dei Permessi a Costruire, SCIA, CILA ecc., mentre stanno lavorando sui certificati di prevenzione incendi.
Rispetto alla richiesta avanzata da più soggetti, sulla chiusura cantieri, il Presidente ha chiesto il nostro parere, anche sulla base delle realtà territoriali.
Su questo argomento sono intervenuto, esprimendo la mia contrarietà alla chiusura degli stessi, perché
sono convinto che molti non riaprirebbero, considerato poi che, proprio per i cantieri, è prevista la possibilità di lavorare in ambienti confinati con rischio biologico con l’utilizzo dei dovuti DPI.
Questo per evidenziare che, per ogni situazione, dovrebbe essere svolta una seria valutazione del rischio, evitando una chiusura generalizzata che, in taluni casi, potrebbe essere ingiustificata e provocare più danni che benefici.
Attraverso il nostro delegato Leonardo Cialdi, è stata avanzata una proposta, ripresa anche da altri, che consenta ai geometri di poter disporre di una liquidità pressochè immediata, attraverso un accordo tra Cassa Geometri ed un istituto di credito (Banca di Sondrio), per ottenere prestiti a tassi agevolati e con una rateizzazione di ampio respiro.
Tutto questo ha prodotto le nuove misure urgenti intraprese da cassa e che potete consultare a questo indirizzo.
e che riassumo di seguito:
• interventi a supporto della liquidità finanziaria dei professionisti tramite l’accesso al microcredito;
• un’indennità di assistenza sanitaria compresa tra 1.000 euro e 10.000 euro erogata attraverso le provvidenze straordinarie, in base alla gravità dell’evento;
• interventi economici per i geometri contagiati dal virus, grazie all’ampliamento della polizza sanitaria, che consentiranno a tutta la platea degli iscritti e quindi anche a chi non ha esteso la polizza base, di ricevere un’indennità - variabile a seconda della gravità del contagio - e in aggiunta alla diaria giornaliera, laddove prevista, dal piano assicurativo:
- indennità a seguito di terapia intensiva;
- indennità da ricovero per contagio da Covid-19;
- indennità a seguito di isolamento domiciliare.
• video consulto specialistico - 24 ore su 24 - tramite videoconferenza, anche per patologie diverse dal Covid-19, considerata la sospensione di gran parte delle visite specialistiche presso le unità sanitarie locali e la chiusura dei poliambulatori.
In merito alle molte richieste che ci pervengono, sul poter tenere aperti i nostri studi, si ritiene che sulla base delle disposizioni emanate sino ad ora, che possiamo ancora recarci presso i propri studi per lavorare.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, del 22 marzo, all’articolo 1, punto a) riporta: “a) sono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1 e salvo quanto di seguito disposto. Le attività professionali non sono sospese e restano ferme le previsioni di cui all’articolo 1, punto 7, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020.”
Il decreto dell’11 marzo 2020 all’articolo 1, punto 7, riporta:”7) In ordine alle attività produttive e alle attività professionali si raccomanda che:
a) sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
b) siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
c) siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
d) assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale;
e) siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
8) per le sole attività produttive si raccomanda altresì che siano limitati al massimo gli spostamenti all'interno dei siti e contingentato l'accesso agli spazi comuni;
9) in relazione a quanto disposto nell'ambito dei numeri 7 e 8 si favoriscono, limitatamente alle attività produttive, intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.
10) Per tutte le attività non sospese si invita al massimo utilizzo delle modalità di lavoro agile.”
Questo però non mette al sicuro da eventuali contestazioni da parte di chi effettua o effettuerà controlli, per una diversa interpretazione della norma, ovvero la comprovata necessità di urgenza ecc., visto che vi sono casi nei quali alcuni nostri colleghi (di altra provincia) sembra siano stati denunciati.
Credo si debba comunque preferire lavorare dalla propria abitazione e limitare allo stretto necessario contatti diretti con altre persone. Ritengo inutile, in questo momento, andare a fare sopralluoghi, misurazioni o quant’altro fuori dal proprio studio. Diverso è il discorso per i cantieri (per quelli che possono rimanere aperti), dove è necessario per tutti indossare i DPI previsti per la protezione da agenti biologici.
Per i cantieri l’allegato 1 non comprende il codice ATECO 41, quindi le attività di seguito riportate sono da intendersi sospese:
41 F COSTRUZIONE DI EDIFICI
41.1 F SVILUPPO DI PROGETTI IMMOBILIARI
41.10 F Sviluppo di progetti immobiliari
41.10.0 F Sviluppo di progetti immobiliari senza costruzione
41.10.00 F Sviluppo di progetti immobiliari senza costruzione
41.2 F COSTRUZIONE DI EDIFICI RESIDENZIALI E NONRESIDENZIALI
41.20 F Costruzione di edifici residenziali e non residenziali
41.20.0 F Costruzione di edifici residenziali e non residenziali
41.20.00 F Costruzione di edifici residenziali e non residenziali
Risultano consentite le attività di cui ai codici ATECO 42 e 43.2 : le prime (42) sono
prevalentemente infrastrutturali, ossia opere da considerarsi strategiche, con un dubbio riferito al
codice 42.99.1 "lottizzazione dei terreni connessa con l'urbanizzazione", che può riguardare la
nostra attività ordinaria. Le seconde (codice 43.2) sono quelle impiantistiche elettriche,idrauliche e
di riscaldamento, con un dubbio per l'attività codice ATECO 43.29.02 "lavori di isolamento
termico, acustico...".
Per le attività sospese da uno dei primi D.M., per il comma 4 dell'articolo 2 del decreto è possibile
eseguire le attività necessarie alla sospensione. Sospensione che deve avvenire entro il 25 marzo 2020. Così in via generale si può affermare che nei cantieri sono possibili le opere di messa in sicurezza e quelle in generale che permettano la corretta sospensione dei lavori.
Cari Colleghi e Colleghe,
permettetemi alcune riflessioni personali:
Questa situazione, come mai prima, evidenzia la fragilità di un sistema che è fuori da qualsiasi tipo di controllo. Un sistema che non può essere rallentato e tanto meno fermato è inconcepibile oltre ad essere autodistruttivo.
Tutti noi alimentiamo questo sistema e fino a quando non avremo la forza singolarmente di fare le cose in maniera diversa, le cose andranno così.
Continueremo, come qualcuno mi ha evidenziato, a fare sommosse sui social, sparando a zero su tutto e tutti, perché qualcun altro faccia qualcosa per noi.
Per cambiare dovremmo iniziare a pensare che cosa possiamo fare noi per gli altri. Ed è questo il momento.
Per gli altri si resta a casa, per gli altri ci si comporta con correttezza e con coscienza (questo non solo in presenza di corona virus). E’ necessario anteporre il bene comune al nostro e se non lo si capisce in questo momento, vuol dire che non abbiamo speranza.
Mi trovo spesso in riunioni in videoconferenza con colleghi di varie zone d’Italia, alcune duramente colpite, con più o meno “responsabilità istituzionale” di categoria. In tutti colgo, come in me stesso, un profondo senso di smarrimento e preoccupazione. Nessuno ha una soluzione, così come nessuno può prevedere quando questa cosa finirà, ma soprattutto quali saranno le ripercussioni nei tempi a seguire.
Non dimentichiamo questi momenti, perché questi momenti devono indurci a ripensare il nostro modo di vivere e di agire. Devono indurci a riflettere su quello che veramente è importante e quello che vogliamo. Devono dare il modo di ridare ordine alle priorità per la loro vera importanza.
Non so se ce la faremo, ma dobbiamo impegnarci affinché questo accada.
Auguro il meglio a voi e ai vostri cari.
Infine colgo l’occasione per rivolgere i miei sentiti ringraziamenti al Presidente Maurizio Savoncelli,
al Presidente Diego Buono, al Consigliere Nazionale Pietro Lucchesi e a tutti i componenti
dell’associazione Geometriè, ai componenti del C.D. e dei gruppi di lavoro di Pistoia, per l’impegno
profuso in questo momento estremamente difficile, in favore di una categoria professionale alla quale
sono fiero di appartenere.
Il Presidente del Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati di Pistoia Marco Sibaldi
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